Badolato

Scorci di case sovrapposte e circondate da viuzze in salita e in discesa. Non una semplice armonia architettonica ma colori e suoni che richiamano un vissuto, quello della mia gente, dei miei nonni.

a mio suocero

Ancora qualche mese e avremmo trascorso 40 anni insieme.

Era l’estate del 1983 quando conobbi mia moglie. Lei era in vacanza con la famiglia a Badolato, il mio e il paese di origine del padre.

Entrammo subito in simpatia, parlavamo la stessa lingua ma soprattutto lo stesso dialetto.  Condividevamo da fuori sede lo stesso paese, la storia della nostra gente, le nostre tradizioni. Era l’anno in cui ero partito per l’università cosa che anche lui aveva fatto anni prima per andare a studiare medicina a Napoli.

Molta complicità. In imbarazzo quando doveva prendere posizione su un diverbio tra me e mia moglie o mia suocera, calabresi contro napoletani.

Anni trascorsi insieme a Castellammare e sempre con gli occhi lucidi di gioia quando sull’autostrada attraversavamo il confine Basilicata-Calabria.

Lo chiamavo professore per quanto era bravo come medico, diagnosi impeccabili e terapie efficaci. Ha sofferto molto quando è stato costretto a lasciare i suoi pazienti.

E ha sofferto molto quando la suocera ci ha lasciato.

Questi fotogrammi vogliono raccontare di lui in quest’ultimo anno, la passione per lo studio e l’amore per il canto dei cardellini.

Caro professore mi hai voluto bene come io a te.

Raffaele Criniti Badolato 10 febbraio 1929 - Castellammare di Stabia 16 giugno 2023

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