Badolato

Scorci di case sovrapposte e circondate da viuzze in salita e in discesa. Non una semplice armonia architettonica ma colori e suoni che richiamano un vissuto, quello della mia gente, dei miei nonni.

Peppino Caminiti - Una giornata a Morena

Un cugino di mio nonno, un amico di famiglia.

Quest’estate sono andato a trovare Peppino a Morena, un suo podere sul versante sud di Badolato borgo.

In compagnia della moglie Vittoria, seduti al fresco del casolare, ci siamo raccontati del passato.

Se fosse stato possibile avrei voluto trasformare in immagini quanto sentito da Peppino e Vittoria. Istanti vissuti di familiarità con i miei nonni materni e di socialità nel borgo.

Oggi diventa sempre più difficile raccogliere direttamente momenti di vita nel borgo da chi li ha vissuti in prima persona. Passeggiando lungo le viuzze, salendo e scendendo da una parte all’altra del paese non senti più l’appartenenza al luogo, non incontri più chi, insieme ai nonni, ha costruito le tue radici. Non senti più quella voce che, fino a qualche anno fa, ti scaldava il cuore.

E’ piacevole ascoltarli, perfino uno scoiattolo, incuriosito, fa capolino da una delle finestre del casolare.

Una vita vissuta con passione e con rispetto per le cose e la gente. Una vita riservata ma aperta agli altri con amore fraterno.

A Peppino brillano i piccoli occhi nel raccontarsi e si accendono di luce gioiosa, tra le ombre disegnate sul suo volto dal picchiante sole estivo, passeggiando tra i campi di Morena: i frutti dell’orto, l’allevamento di conigli, galline e maiali, la vite, gli ulivi, la grande “gebbia” d’acqua per l’irrigazione.

Un grande ringraziamento a Peppino e a Vittoria per il tempo dedicatomi, ma soprattutto per le forti emozioni che sono riusciti, con il loro affetto e la loro semplicità, a trasmettermi.

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