La mostra Gemito è un progetto di Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte e di Christophe Leribault, direttore del Petit Palais di Parigi.

Dopo la prima esposizione a Parigi con il titolo di “Gemito. Le sculpteur de l’àme napolitaine”, dal 10 settembre si apre nelle sale del Museo e Real Bosco di Capodimonte con il titolo di “Gemito, dalla scultura al disegno” a cura di Jean-Loup Champion, Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano.

L’allestimento della mostra, curato da COR arquitectos con Flavia Chiavaroli, ricostruisce metaforicamente l’atmosfera di un “atelier”, quello di Vincenzo Gemito al Vomero da dove contemplava il meraviglioso paesaggio napoletano. 

La mostra è suddivisa in nove sezioni in cui le opere sono esposte cronologicamente e associate a quelle di artisti suoi contemporanei.

Vincenzo Gemito scultore e disegnatore napoletano, tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, dall’ineguagliabile abilità nel captare le anime – una delle grandi sfide del ritratto, che va al di là della somiglianza e perfino dell’individuo. Fin dall’inizio, e senz’altro fino alla fine della sua vita, coniuga nella propria arte l’osservazione della vita popolare, la vera e propria scuola degli scugnizzi, la maestria degli artisti/artigiani che realizzano le figure del presepe -  a loro volta ispirate alle scene di vita napoletana -, e l’ideale classico dell’antichità greca e romana, al quale farà sempre ritorno.