Sono le ore 4.30 di lunedi 10 aprile, è ancora notte. Percorro la statale 106 calabra, deserta, fino a giungere alle porte di Santa Caterina dello Ionio dove, nel buio della campagna, una piccola luce mi indica la meta. Mimmo sta dando da mangiare alle mucche, dopo aver messo a bollire il latte appena munto.
Arriva Francesco, misura la temperatura del latte, ne mescola il contenuto e nell’attesa che l’impasto sia pronto, prepara le fuscelle. Ci siamo, infila le mani nel pentolone e solleva la pasta fumante, la mette nella fuscella facendola aderire perfettamente e applicando una leggera pressione fa fuoriuscire il siero. Più volte rigira e comprime l’impasto nella fuscella, mentre il siero abbandona il formaggio che prende forma.
E’ ormai l’alba, si riaccendono i fuochi e dal siero rimasto nel pentolone si produce la morbida ricotta.
Il primo mestolo fumante è la mia colazione … grazie Mimmo e Francesco.