Lo scudetto torna a Napoli dopo 33 anni.
Occorre domandarsi se si tratta solo di una vittoria sportiva o forse qualcosa di più?
Calcisticamente parlando ciò che è avvenuto è un qualcosa di spettacolare, perfetto, forse irripetibile, la vittoria di una squadra che con il talento e l’abnegazione domina sulle altre, per chi il napoli lo segue da sempre un sogno ad occhi aperti. Ma è tutto qua? E’ solo una vittoria di un campionato di calcio?
Difficile dare una valida risposta senza imbattersi nel rischio di cadere nel banale, dando scontate ricostruzioni che da sempre hanno accompagnato questa città in momenti come questi.
Vittoria del riscatto, della rinascita, Napoli alza la testa, il mondo la guarda e la ammira, ora anche Napoli può dire la sua. No, le cose non stanno in questo modo, Napoli non ha bisogno di riscattarsi, non ha bisogno di rinascere, non necessita di essere ammirata, tutto questo accade già, è già accaduto, è il mondo, sempre di corsa e distratto, che se n’è accorge solo in queste occasioni.
Sono pochi i luoghi che godono del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico di questa città, la sua storia è impressa nei secoli e i numerosi musei e siti di fama internazionale, presenti sul territorio ne sono prova e custodi.
E’ necessario allora porsi un’altra domanda, se Napoli è così ricca di cultura, storia, bellezza, archeologia, onestamente a cosa serve uno scudetto? Una delle capitali europee di storia e cultura come questa, che bisogno ha di festeggiare undici giocatori che sono stati bravi solo a segnare più gol degli altri?
Serve a ricordarcelo.
E’ per questo motivo che in alcuni musei della nostra città, oggi non più solo contenitori del passato ma in continua sincronizzazione con il territorio, celebrano i Campioni d’Italia, con un biglietto speciale, unico nel suo genere, che vuole provare a rappresentare tutto questo: cultura e passione, arte e calcio, eterno e fruibile, una vittoria sportiva o forse qualcosa di più.
Dal 4 giugno, prima domenica del mese con ingresso gratuito per i luoghi della cultura, e fino ad esaurimento scorte, il titolo di accesso del Museo Archeologico di Napoli, del Museo e Real Bosco di Capodimonte, del Museo e Certosa di San Martino, di Castel Sant’Elmo, del Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, di Palazzo Reale, degli Scavi di Cuma, dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, del Castello di Baia, delle Terme di Baia e del Percorso Archeologico di Rione Terra è personalizzato per celebrare i Campioni d’Italia.
La personalizzazione del biglietto è un mio fotogramma, istante di un tifoso che nella notte magica della vittoria gioisce davanti al murales di Maradona dei quartieri spagnoli.