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Atmosfere, dettagli, movimento, colori, espressioni, partecipazione, persone.... Raccontare un momento attraverso le immagini.

Mercato del pesce nell'antivigilia di Natale

Le strade s’illuminano e si affollano, è il periodo delle festività natalizie e un nuovo anno sta per iniziare.

È tempo di tradizioni, di piccoli e grandi rituali da vivere in seno al caldo focolare domestico e tutto si permea di una speciale atmosfera. Tra gli usi ed i costumi campani in questo particolare periodo dell’anno, un particolare sguardo si posa  su una delle più sentite tradizioni che si consumano tra la notte del 23 e la mattina del 24 dicembre. Astici ancora vivi e aragoste, pezzogne, orate, baccalà e capitone ed una cascata di frutti di mare, un vero e proprio tripudio di colori e di bagliori. Siamo al mercato del pesce. Sotto a chi tocca, bisogna sapersi muovere e conoscere bene la materia prima per portare a casa il lauto bottino. Il pesce viene esposto sui banchi, è freschissimo, tanti occhi sembrano guardarti e tutti sono felici, intorno. I tentacoli dei  polipi brillano sotto le luci delle pescherie e così nelle mani dei commercianti. Venite, Signori, venite! Pesce freschissimo ‘e primma qualità. Il vocio degli uomini che, intanto, scrutano ed osservano i banchi per garantirsi l’affare migliore completa la scena. L’anno sta per volgere al termine, un nuovo tempo sta per farsi largo ma le antiche tradizioni si ripetono e si ripetono, in quelle stesse tradizioni ci riconosciamo e costruiamo la nostra identità culturale, il nostro sentirci parte di un qualcosa di più grande.

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