Luoghi e Città

Fotografia in Viaggio....le sensazioni, le suggestioni e le memorie di altri luoghi.

Castel dell'Ovo

Spingendosi verso via Partenope, strada tra le più belle della città e dedicata alla sirena della leggenda della fondazione di Napoli, e attraverso un piccolo ponte, si può raggiungere un prezioso monumento, ammantato di storia e leggende e incastonato in una cornice di eccezionale fascino.

È sull'isolotto di Megaride che 'galleggia' placido,  sulle acque del golfo, lo straordinario Castel dell'Ovo, circondato dal piccolo Borgo Marinari ed il suo porticciolo dove tra ristorantini e locali è possibile trovare ristoro immersi nella bellezza. Il punto di vista si allarga, un mirabile gioco di colori che caratterizza questo pezzo di cielo partenopeo comincia ad avvolgere il castello, le acque intorno mettono al riparo secoli e secoli di storia e di miti custoditi con cura. Ammirare il castello è come sfogliare secoli di vicende storiche ma è anche calarsi nel vivo delle numerose leggende che aleggiano intorno alla cittá.

Il nome del Castello dell'Ovo sarebbe, infatti,  collegato alla famosa leggenda dell'uovo secondo la quale il poeta Virgilio avrebbe posto nei sotterranei del castello una gabbia di ferro contenente una caraffa riempita di acqua  e un uovo. A questo ed alla sua salvaguardia sarebbe stato legato il destino del castello e della città di Napoli.

La storia del Forte inizia da molto lontano ed è legata alle vicende più significative della cittá, come quella del castrum Lucullanum, la villa di Lucio Licinio Lucullo costruita sull'isolotto e sul Monte Echia, largamente estesa, di cui si ricordano i sontuosi e ricchi banchetti. Ma l'isolotto non fu scena di soli momenti conviviali degni di un imperatore, tra le tante vicende storiche di alto profilo che riguardano questo monumento vi è la prigionia dell'ultimo  imperatore romano d'Occidente, Romolo Augustolo che, nel 476 d.C. si consegnò nelle mani del vincitore, Odoacre re degli Eruli, e che trascorse gli ultimi giorni della sua vita in quello che restava del Castrum. Ma quei ruderi furono anche rifugio per eremiti e sull'isolotto vennero costruiti anche dei conventi. Ma ecco un'altra leggenda legata al luogo che narra dello sbarco  della nipote dell'imperatore d'Oriente, Patrizia, in fuga dalla propria terra e che diventerà Santa Patrizia, la venerata Compatrona di San Gennaro.

Per avere notizia di un castello rinnovato, dovremo attendere l'avvento dei Normanni che lo vollero completamente ricostruito. Successivamente, con gli Svevi, il castello fu reggia ma anche prigione. Nel tempo di Roberto D'Angiò, invece, fu disposta una ulteriore fortificazione grazie all'aggiungersi di nuove torri e non mancò, anche in questo caso, di fungere da prigione. Per  assumere la forma rappresentata nella famosa Tavola Strozzi bisognerà attendere i tempi della napoli Aragonese.

In età vicereale, invece, Castel dell'Ovo, fu ristrutturato per riprendere la funzione di prigione: qui fu recluso il filosofo Tommaso Campanella prima di essere condannato a morte.

Anche durante i moti che portarono alla costituzione della Repubblica Napoletana del 1799 il maniero giocò la.sua parte fondamentale poiché Francesi e rivoluzionari vi trovarono riparo prima di capitolare.

Nell’Ottocento, con il ritorno dei Borboni a Napoli,  il forte fu nuovamente luogo di reclusione ed ebbe tra i suoi prigionieri Francesco De Sanctis, Carlo Poerio e Luigi Settembrini.  Oggi il Castello è meta di turisti e luogo per convegni e cerimonie. Durante la visita al suo interno è possibile ammirare tra le tante meraviglie le due torri, quel che rimane della chiesa di San Salvatore ed il grande terrazzo panoramico.

Il castello, sempre lí, sullo specchio dell'acqua, accoglie chi vuol scoprire a piccoli passi ed avvolto nell'incanto di uno scenario di eccezionale fascino una lunga ed appassionante storia.

ozio_gallery_nano


Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.